Cambia tutto quando ci si trova davanti a proporzioni insolite: punti di vista, sensazioni, persino il tempo sembra scorrere in modo diverso.
Sono queste le prime sensazioni una volta giunto in Bahrein in un cantiere con tubi dai grandi diametri che vede impegnata una DELTA 1600 HDR: saldatrice con movimentazione idraulica delle morse e con campo di lavoro da 800 a 1600 mm.
Qui, si è pensato al futuro, con la costruzione di un moderno e accogliente quartiere residenziale nell’isola artificiale Al Madina Al Shamaliya.
Ad accogliermi un clima mite nonostante sia inverno, ma soprattutto una brezza costante proveniente dal mare, che porta con sé sabbia sottile e aria umida. Attorno un paesaggio, che a tratti sembra lunare, reso ancor più fantastico …da un lungo e misterioso biscione nero.
Qui saldano Km e Km di tubo PE100 Ø 1200 mm con SDR 26 destinato a prelevare acqua a largo del mare e da sottoporre a desalinizzazione e trattamento.
Giro attorno alla saldatrice, la guardo e me la riguardo e soprattutto me la ricordo, quando mesi prima i colleghi la montavano in reparto. Vederla ora in questo ambiente per me strano, mi pare persino quasi piccola, nonostante sia una saldatrice imponente da ben 5 tonnellate.
In cantiere un supervisore pone la massima attenzione alla sicurezza di tutti, qui in fin dei conti si opera solo con mezzi dalle grandi dimensioni. E in ambito sicurezza, Delta 1600 favorisce molteplici vantaggi. La postazione di lavoro rialzata permette all’operatore protezione e allo stesso tempo di essere il regista dell’area, grazie alla sua visione fra il cantiere e la saldatrice.
Per movimentare i tubi da saldare è sempre a disposizione una gru. Qui il coordinatore capo del cantiere scandisce il ritmo e prende nota di tutto, per evitare tempi morti. Fondamentale è non perdere tempo.
La saldatrice Ritmo, forte delle sue morse idrauliche, viene attrezzata con un sensibile risparmio di ore di lavoro. In pochi minuti tutte le morse sono aperte senza dover impegnare un mezzo meccanico. Ecco che di colpo DELTA 1600 diventa maestosa e imponente e si crea un contrasto fra “gigante e leggerezza”.
La morsa idraulica offre un ulteriore vantaggio in termini di “presa” sul tubo, evitando fastidiosi scivolamenti durante le fasi di spinta dei cilindri, cosa che può accadere con una chiusura manuale non corretta.
La tratta da saldare è ancora lunga mancano 4 km per ultimare l’opera, e con il passare dei giorni qui le temperature inizieranno a salire decise. Ma questo non è un aspetto che andrà ad impensierire la saldatrice, in quanto è provvista di uno scambiatore di calore per il circuito idraulico.
In cantiere a certificare che le saldature della Delta 1600 siano sempre perfette, troviamo “The Inspector” il data logging di Ritmo che monitora e registra tutto il ciclo di lavoro della saldatrice. Il dispositivo, è dotato di memoria interna per 1000 cicli di lavoro e modulo GPS. Una ulteriore prova di un “sistema Ritmo” studiato e rivolto alla qualità del lavoro in cantiere.
Questa giornata è volata ed è giunta al termine.
Me ne rendo conto dai colori che accendono il cielo mentre osservo l’ennesima saldatura riuscire perfetta, con un cordolo regolare e simmetrico.
Con l’arrivo della sera si accendono i proiettori che illuminano l’area del cantiere; si riattrezza la macchina per il giorno seguente, per far partire subito una nuova sequenza di saldature.
Osservo tutto, e di colpo mi sembra di essere in un film; dentro …il set di un film, dove tutti i riflettori sono puntati sulla protagonista: la saldatrice.
Piacevolmente meravigliato ripenso alla prima sensazione “cambia tutto quando ci si trova davanti a proporzioni insolite: punti di vista, sensazioni, persino il tempo sembra avere uno scorrere diverso …come quando si provano certe emozioni guardando un film.”